Patologie della retina: diagnosi, terapie, e chirurgia a Roma e Milano
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La retina è la membrana interna dell’occhio ed è costituita da cellule nervose e dai vasi, arteriosi e venosi, che servono al suo nutrimento. La retina può andare incontro a diverse patologie che possono interessare la parte nervosa, quella circolatoria oppure entrambe. Gli stessi problemi possono colpire solo la parte centrale, quella periferica o la retina tutta.
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Il Dott. Abbondanza esegue interventi chirurgici ed applica terapie farmacologiche per malattie della retina da oltre 35 anni, avendo una fondamentale esperienza operatoria e medica in tale ambito.
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Retinopatia diabetica cura
Il diabete è una malattia sistemica, ossia colpisce l’organismo umano in tutte le sue parti. Il diabete colpisce soprattutto il sistema circolatorio sanguigno e , di conseguenza, la retina che è una struttura particolarmente ricca di sangue. L’entità del danno è direttamente proporzionale alla durata della malattia e alla qualità del controllo della glicemia.
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La retinopatia diabetica è una delle principali cause di cecità nel mondo occidentale, rappresentando circa il 20% di tutte le cecità legalmente riconosciute nella fascia di età che va dai 20 ai 65 anni. Il danno che si viene a creare nella retina è dovuto ad un rallentamento della circolazione cui consegue una degenerazione delle cellule per via del minore apporto di ossigeno. Se la situazione perdura il nostro corpo cercherà di creare dei nuovi vasi sanguigni allo scopo di aumentare l’ossigenazione. Questi neo vasi sono però estremamente fragili e quindi soggetti a numerose rotture con conseguenti emorragie retiniche. Il sangue fuoriuscito dai vasi porterà alla formazione di membrane che, a loro volta, porteranno al distacco retinico. Il quadro appena descritto corrisponde ad una situazione non curata adeguatamente, mentre, nel caso di un buon controllo da parte, sia dell’oculista che del paziente, la situazione sarà molto diversa e consentirà di curare la patologia e conservare una buona funzione visiva. Al fine di controllare lo stato di salute della retina sarà necessario effettuare un controllo del fondo oculare e, soprattutto, una fluorangiografia. Da un punto di vista delle possibilità terapeutiche utilizzabili dopo che si sono già creati dei problemi vascolari, bisogna considerare l’uso della fotocoagulazione con il laser dei neo vasi retinici in quanto può bloccare ulteriori alterazioni vascolari. Ultimamente sono state sviluppate delle terapie le quali utilizzano laser capaci di colpire solamente le membrane che si sono formate nella parte centrale della retina. Tali terapie sono state denominate PDT e TTT.
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Degenerazione maculare senile cura
La degenerazione maculare senile è una malattia che colpisce la parte più centrale della retina, la macula. La macula è la parte più importante del tessuto retinico in quanto è la sola che contiene i recettori chiamati coni, i quali sono i soli che danno all’occhio la sensibilità necessaria per avere la visione fine, necessaria sia per leggere che per vedere distintamente i particolari più piccoli. Questa malattia compare normalmente a partire dai sessanta anni di età, ma può anche essere presente negli occhi di persone giovani con altri problemi come, ad esempio la miopia elevata. La causa di questo problema è, normalmente una alterazione della circolazione, ragione per cui non vengono eliminate le sostanze tossiche prodotte dalla attività delle singole cellule e queste sostanze finiscono per danneggiare prima, e distruggere poi, le cellule stesse. Il primo segno della degenerazione maculare senile, detta anche degenerazione maculare correlata all’età , è la visione distorta degli oggetti cui segue dopo poco tempo la comparsa di uno scotoma centrale, ossia la presenza di una zona scura centrale che impedisce la visione. Non ci sarà un peggioramento della visiona periferica per cui non si andrà mai incontro ad una cecità. La diagnosi viene formulata sulla base dell’esame del fondo oculare e, soprattutto, con la fluorangiografia. Spesso, alla degenerazione maculare senile sono associati dei neovasi sottoretinici , tali neovasi sono un ulteriore elemento di rischio e vanno, ove possibile, eliminati mediante dei trattamenti con laser. Essendo questa una patologia di difficile cura, è assolutamente importante una opera di prevenzione dei disturbi della circolazione retinica. Una volta creatosi il problema diviene importante curarlo con farmaci che migliorino il metabolismo delle cellule retiniche, associati a farmaci che migliorino la circolazione retinica. Utile è, spesso, il trattamento mediante laser dei neovasi associati. Le terapie laser sono costituite principalmente dalla fotocoagulazione mediante Argon laser, dalla PDT e dalla TTT.
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Disturbi della circolazione retinica cura
La retina è percorsa da arterie e da vene che provengono dalla divisione in branche minori della arteria centrale della retina e della vena centrale della retina. Le patologie più importanti che possono colpire queste formazioni sono: l’occlusione della arteria centrale della retina e l’occlusione della vena centrale della retina.
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Occlusione della arteria centrale della retina (ACR)
L’occlusione può essere di tipo completo o parziale, duraturo o temporaneo e può dipendere da diverse ragioni: alterazioni della coagulazione sanguigna come una trombosi o a malattie generali come il diabete e l’arteriosclerosi. Se la occlusione è totale il risultato sarà la degenerazione di tutta la retina con una cecità improvvisa, se l’ostruzione è parziale vi sarà un danno visivo ridotto al settore interessato. L’esame migliore e più completo è la fluorangiografia, che ci permette di capire esattamente dove è l’ostruzione. Una terapia medica assolutamente precisa e tempestiva rappresenta la sola soluzione.
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Occlusione della vena centrale della retina (VCR)
Come per l’arteria centrale retinica, anche la vena centrale della retina può essere colpita parzialmente oppure completamente. L’occlusione di una sola branca è molto più frequente dell’occlusione totale. Essa è più frequente in presenza di malattie generali come il diabete, l’arteriosclerosi e l’ipertensione arteriosa. La sintomatologia consiste in una rapida diminuzione della capacità visiva che potrà essere completa o meno a seconda dell’entità dell’ostruzione. La terapia consiste nell’uso di farmaci e, a volte, nel laser Argon per evitare il rischio di sviluppo di neo vasi sanguigni, che per la loro fragilità sono la causa di nuove emorragie a catena.
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Il distacco della retina
Sappiamo che la retina è la parte nervosa dell’occhio, quella che “cattura ” le immagini e che le invia al cervello. Perché la retina funzioni perfettamente bisogna che essa sia in condizioni assolutamente “normali”, ossia poggi interamente sulla sua base, la coroide, e che sia regolarmente servita da arterie e da vene. Se la retina si distacca dalla sua base di appoggio, essa inizia a soffrire per la mancanza di una adeguata circolazione e nutrimento e, piano piano, inizia a morire. Un distacco di retina può interessare una parte oppure la totalità della retina stessa. Le cause di un distacco retinico possono essere molte, ma le possiamo raggruppare in quattro gruppi principali: la miopia (tanto maggiore la miopia tanto maggiore il rischio), i traumi della testa e dell’occhio in particolare, le malattie sistemiche come il diabete e l’ipertensione ed alcuni interventi chirurgici a carico dell’occhio.
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Come ci accorgiamo se abbiamo un distacco della retina?
Diciamo subito che i sintomi variano a seconda dell’estensione del distacco retinico. Possono passare addirittura inosservati se la lesione è minima, e solo una visita oculistica può evidenziarli, oppure mostrarsi con dei piccoli punti scuri in movimento, dei lampi o come se vedessimo appannato. Nei casi più evidenti ci viene a mancare una parte del nostro campo visivo. Gli esami utili per una corretta diagnosi sono l’esame del fondo oculare e il campo visivo se il cristallino è trasparente, altrimenti un’ecografia oculare ci aiuterà ad evidenziare la retina altrimenti invisibile.
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La terapia del distacco della retina operazione
Se il distacco è minimo può essere sufficiente un trattamento con laser Argon che chiude il foro in maniera definitiva. Se la lesione è più estesa il laser non è più sufficiente e bisogna ricorrere ad un intervento chirurgico. L’intervento può essere condotto dall’esterno dell’occhio oppure dall’interno, in anestesia locale od in anestesia generale. A volte può essere necessario il ricorso a particolari sostanze chimiche (olio di silicone, perfluoro carbonato ecc.) per rimettere la retina a contatto con la sua base. Se si utilizzano tali sostanze sarà necessario un secondo intervento per rimuoverle e sostituirle con un’altra sostanza tollerabile più a lungo dal nostro organismo.
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Distacco retina intervento: dove effettuarlo?
Distacco retina intervento Roma: è possibile programmare l’ intervento distacco retina presso il nostro studio di Roma, all’interno degli studi privati della Clinica N.S. della Mercede, in Via Tagliamento 25, 00198 Roma. Telefono: 063207111 – email segreteria@abbondanza.org
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Distacco retina intervento Milano: è possibile programmare l’ intervento distacco retina presso il nostro studio di Milano, all’interno della Clinica Blue Eye, in Via Pantano 2, 20122 Milano. Numero unico: 063207111 – email segreteria@abbondanza.org
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Le iniezioni intravitreali / intraoculari
Negli ultimi anni si fa sempre maggiore ricorso ad una terapia minimamente invasiva in caso di alcune patologie retiniche, attraverso iniezioni intravitreali/intraoculari di farmaci anti-angiogenici (anti-VEGF) direttamente all’interno del bulbo. Tali iniezioni sono di brevissima durata e sono praticate utilizzando un’anestesia locale (collirio anestetico) che le rende assolutamente non avvertite dal paziente. Il risultato si produce in pochissimo tempo ed è idoneo al trattamento di diverse patologie della dinamica circolatoria retinica e di alcuni tipi di maculopatia.
Ultime novità nel trattamento delle retinopatiea Roma
Le ultime ricerche riportano che: 1) vengono sviluppati farmaci sempre più efficaci nel trattamento delle retinopatie, con margini di sicurezza e di miglioramento della vista sempre migliori; 2) l’oftalmologia genetica continua a progredire: oggi si effettuano impianti di cellule staminali e si stanno studiando modifiche al genoma umano proprio con l’obiettivo di curare patologie altrimenti difficili da trattare; 3) si stanno sperimentando nuove forme di stimolazione retinica, mentre gli impianti di farmaci retinici si confermano di grande utilità; 4) nuovi studi presentano la sperimentazione di nuove e più efficaci retine artificiali; 5) da ultimo, ma non per importanza, nuove ricerche confermano che la dieta mediterranea ha un ruolo protettivo per i pazienti affetti da degenerazione maculare senile e da retinopatie in generale.
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